9 DOMANDE PER CONOSCERE MEGLIO MUZIO FUMAI
Benvenuto alla Football Acquaviva, mister Fumai. Che sensazioni prova in questo momento?
In questi giorni sto vivendo emozioni forti. Arrivo in una società seria e sono orgoglioso di aver fatto questa scelta, mi auguro di ricambiare la fiducia riposta in me.
Che impressioni ha avuto dell’ambiente e della società in queste prime ore da allenatore della Football e cosa l’ha convinta a entrare nella famiglia biancoblu?
Tra le cose che mi hanno convinto c’è sicuramente il progetto “giovani” che la società mi ha illustrato chiaramente sin dal primo momento. A me piace molto lavorare con i ragazzi e sarà molto stimolante valorizzare i tanti giovani presenti in rosa. È chiaro che lavorare con i giovani richiede pazienza, difficilmente si possono ottenere risultati immediati ma lavoreremo molto e duramente per ottenerli.
Ci racconta qualcosa del Muzio Fumai allenatore. Come si descriverebbe?
Sono un allenatore che ci mette sempre tanta voglia e tanta determinazione per ottenere ciò che vuole: è questa la mia prerogativa. Sono un tecnico abbastanza giovane, nonostante questa sia già la mia nona stagione in panchina. Purtroppo ho dovuto prematuramente interrompere la mia carriera di giocatore a 29 anni a causa dei ripetuti infortuni alle ginocchia iniziando subito ad allenare con buoni risultati. Chiaramente un tecnico può commettere errori tattici, errori nelle scelte tecniche, ma non può mancare di passione, voglia e determinazione per vincere ogni gara.
Che genere di squadra devono aspettarsi i nostri tifosi?
La mia squadra darà battaglia su ogni campo, questo è poco ma sicuro. Mi piace stimolare continuamente i ragazzi e nelle le partite difficilmente riesco a star fermo un attimo. Esigo però il massimo impegno da tutti i ragazzi perché soltanto così riusciremo a imporre il nostro gioco. Chiaramente nel calcio ci sono molti fattori che incidono sul risultato finale di una gara ma noi daremo l’anima ovunque e contro tutti, rispettando gli avversari senza aver paura di nessuno.
Lei ha conosciuto le categorie superiori ma non dobbiamo dimenticare che anche la prima categoria è una competizione impegnativa, dal punto di vista tattico e soprattutto fisico. Quali solo le caratteristiche che deve avere una squadra per essere competitiva in questa competizione?
Erano un pò di anni che non affrontavo la prima categoria, ma sinceramente la scorsa stagione ho riscontrato un livello abbastanza buono, con quadre – a parte le corazzate Grottaglie, Castellaneta e Sava – con una buona organizzazione di gioco che non disdegnavano il gioco con la palla a terra. Sicuramente sotto questo aspetto incide il fatto che in prima categoria i regolamenti impongano un solo Under da schierare in campo a differenza della Promozione e dell’Eccellenza (tre), favorendo in questo modo le formazioni più esperte. Mi aspetto però anche quest’anno un campionato difficile.
Conosce un po’ la Football Acquaviva dopo averla affrontata due volte nella scorsa stagione. Quali sono le sue prime impressioni della squadra che sta per allenare?
Ho apprezzato molto la Football Acquaviva nella scorsa stagione, soprattutto perché è composta da giovani di valore. A me piace molto studiare gli avversari prima di affrontarli perciò conosco un pò le caratteristiche dei giocatori che compongono la rosa. Chiaramente un conto è conoscerli attraverso due gare da avversari e un conto sarà lavorare con loro settimanalmente. Posso dire però che ci sono ragazzi molto interessanti, che possono crescere ancora e a cui voglio trasmettere una mentalità vincente. Onestamente non vedo l’ora di allenarli.
C’è una formazione in particolare che dobbiamo aspettarci?
Come ogni allenatore, anch’io ho dei moduli preferiti che sono il 4-2-3-1 e il 4-4-2, chiaramente però prima di scegliere come giocare ho bisogno di conoscere approfonditamente le caratteristiche dei giocatori. Credo che quest’anno, lavorando con così tanti giovani, sarà importante per me adeguarmi alle loro caratteristiche e su queste studiare il modulo più giusto che consenta loro di esprimersi al meglio nel ruolo più idoneo.
Di solito dichiara pubblicamente i suoi obiettivi stagionali? O preferisce tenerli per sé?
Credo sia prematuro fissare degli obiettivi. Siamo a luglio e non conosciamo nemmeno la composizione dei gironi e quali saranno le nostre avversarie. Quando avremo queste informazioni sicuramente con la società ci porremo obiettivi più chiari e verosimili ma un obiettivo personale posso già dichiararlo: voglio inculcare nella mentalità dei miei ragazzi la mia voglia di ottenere la vittoria sempre, in ogni partita.
In ultimo, la Football ha una tifoseria che segue con molta passione la squadra in ogni partita, in casa e in trasferta. Ha un messaggio da inviare ai sostenitori biancoblu?
Questo è un altro aspetto che mi ha convinto a scegliere proprio la Football Acquaviva. Il pubblico del Giammaria, di fede biancoblu, sinceramente non si trova da altre parti in queste categorie. Nella scorsa stagione ho avuto modo di apprezzarlo non solo ad Acquaviva ma anche in trasferta e questo, per me, è un fattore molto importante. Mi auguro che quest’anno, aiutati dal nuovo stadio e dalla nuova superficie sintetica, riusciremo a far divertire ed emozionare ancor più il nostro pubblico. Ai nostri tifosi chiedo perciò di starci vicini in ogni momento della stagione, sostenendo sempre i ragazzi che hanno bisogno del loro calore e affetto. Sono convinto che il pubblico del Giammaria sarà un fattore in questa stagione. Spero anche che apprezzino il mio lavoro, potrà volerci del tempo ma lavorerò duro e darò il massimo per dare le gioie che il nostro pubblico merita.