Intervista a Niki Vicenti

Una delle novità più importanti di questa stagione è senz’altro l’ingresso nello staff tecnico di Niki Vicenti, Preparatore atletico giovane ma con alle spalle un importante bagaglio di esperienze che fanno di lui uno dei più preparati giovani professionisti che circolano nelle categorie dilettantistiche.

Come nasce il rapporto tra Niki Vicenti e la Football Acquaviva, e che idea ti sei fatto di questa realtà dopo un mese dal tuo ingresso nel Club?

Ancor prima di entrare nello staff della Football Acquaviva, grazie alla massiccia presenza sui social e il confronto con alcuni membri, mi ero fatto l’idea di una società altamente professionale e vogliosa di fare un gran bene. Ho accettato la proposta che mi è stata fatta da Danilo Pastore in una informale chiacchierata d’inizio agosto, quando ero ormai orientato a non vestire i panni di preparatore atletico per la stagione 2019/2020 e prendermi un anno sabbatico dopo le molteplici esperienze fuori Acquaviva nelle precedenti 3 stagioni. In queste prime 4 settimane ho avuto modo di apprezzare sin da subito, la serietà, la programmazione e la propositività di questa società, insieme alle importanti doti tecniche e fisiche di molti giovani e giovanissimi giocatori in organico.

La società mi ha messo nelle migliori condizioni per svolgere al meglio il mio lavoro: ha fatto piccoli ma importanti investimenti in attrezzature che a mio avviso, poche società di categoria possono vantare, e ha messo a disposizione mia e del mister, una struttura importante con numerosi spazi dalle variegate dimensioni e superfici da poter utilizzare in base alle esigenze. Fino ad oggi è stata grande e costante la dedizione al lavoro da parte dei ragazzi nonostante i notevoli carichi di lavoro e, in tutta sincerità, la cosa mi ha stupito.

Che tipo di lavoro hai proposto in questo mese di preparazione e ti ritieni soddisfatto dell impegno della squadra?

In queste prime quattro settimane, sono stati stimolati e migliorati tutti i sistemi metabolici utili alla produzione di energia necessaria al sostentamento di una partita di calcio, senza incorrere in evidenti cali di prestazione nel corso dei 90′. Il primo giorno di preparazione è stata effettuata una raccolta dati per definire l’indice di massa corporea quindi lo stato di salute generale dei giocatori. È stato inoltre proposto un test sulla capacità di resistenza utile a verificare la condizione di partenza di ognuno, e dalla quale è stato estrapolato un dato utile a programmare i lavori fisici delle successive sedute.

Nelle prime due settimane, si sono avvicendati lavori metabolici orientati più sul sistema aerobico-glicolitico e lavori neuro-muscolari su superficie sabbiosa, utile sì in chiave condizionale ma anche in chiave preventiva. Nelle successive due settimane invece, i lavori metabolici sono stati orientati più sui sistemi anaerobici. Da un punto di vista condizionale sono state molto importanati anche le esercitazioni proposte dal mister: programmando dettagliatamente parametri come tempo/i di lavoro, tempo/i di recupero, modalità di recupero e spazi nella quale sono state svolte le esercitazioni, abbiamo perseguito lo stesso obiettivo condizionale nella medesima seduta, attraverso metodi di lavoro differenti, sia con la palla e sia a secco ma uno complementare dell’altro.

Non sono mai mancate le esercitazioni più svariate, durante i warm-up o durante le fasi centrali delle sedute post-amichevole, utili alla prevenzione degli infortuni più comuni nel calcio. Al termine della preparazione posso ritenermi quasi pienamente soddisfatto: la maggioranza dei componenti della rosa ha raggiunto una buona condizione che sarà da uniformare, ulteriormente migliorare e mantenere nel corso della stagione. Al di là di una possibile lesione a un ginocchio causata da un trauma da contatto di cui ancora manca il riscontro strumentale, i ragazzi sono usciti indenni da lesioni muscolari ed altri traumi articolari malgrado i tanti, fisiologici affaticamenti muscolari.

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